È con immenso piacere che siamo venuti a conoscenza di Isabella attraverso i suoi fumetti. La giovane ragazza ha condiviso la sua esperienza di tumore attraverso una serie di episodi divertentissimi colmi di ironia e metafore. Dopo aver riscontrato un carcinoma mammario triplo negativo, da cui il nome del fumetto Triplo Guaio, le é cambiata la vita. Ci introduce il tumore tramite un simpatico personaggio che lei chiama Quel Brutto Male, QBM. Nonostante la lotta contro il cancro l’ha vinta, continua a renderci partecipi raccontandoci delle disavvventure durante il suo percorso.
È facile per i lettori che stanno o hanno passato le stesse vicende a ritrovarsi nei suoi simpatici racconti, mentre chi non avesse mai vissuto il tumore riesce ad capire i disagi e le riflessioni facilmente. Attraverso il personaggio QBM, con la sua personalità sfacciata ed invadente, Isabella ci mostra la difficoltà di vivere con un ‘coinquilino’ così ingombrante. Allo stesso tempo, però, ce lo presenta tale che la sua ingenuità fa quasi tenerezza.
Nel fumetto si percepisce che nasce una vera e propria relazione tra Isabella e QBM, cominciando ad abituarsi alla sua presenza. Dopo i primi episodi sembra quasi che sia l’unico intorno che la conosce per quello che é e con cui può parlare liberamente. “Rendere l’idea del tumore visibile e colorata attraverso il personaggio lo ha reso più palpabile e raggiungibile”, ci rivela.
Isabella si definisce una ‘nerd’ – da sempre appassionata ai fumetti, videogiochi, serie TV e grafica. Ci dice che il cancro “non le impedisce di continuare ad essere una nerd perché per fortuna, dopo 7 mesi di chemio e l’operazione, é riuscita a scacciarlo”. Per nostra fortuna, però, le avventure illustrate con QBM continuano. Dopo aver catturato l’interesse di molti, continua ad intrattenere e diffondere consapevolezza dando spunti di riflessione ed mostando il tumore in un modo più semplice da capire ed accettare.
Com’é cominciato tutto?
“Come uno sfogo personale per prendere la cosa con allegria come mi aveva insegnato a fare Angela”. Si riferisce ad ua volontaria della AVO Milano che le é stata affianco durante la chemio. “Mi è stata vicina nei difficili giorni di cure, standomi accanto a chiaccherare. Lei è molto allegra e forte, il suo modo di sorridere e di riuscire a essere accanto ai malati mi ha ispirata.” Isabella ci ricorda dell’importanza dei piccoli gesti, di una semplice presenza, ed il dolore si allieva.
Le abbiamo chiesto in che momento ha accettato il presente e di affrontare questa battaglia che la vita le ha posto. Rivelando la sua forte personalità, resiliente e creativa, ci racconta:
Non saprei dire se è successo in un momento specifico, ma un momento molto importante che mi è rimasto impresso è stato quando, vedendo che ormai i capelli cadevano a mazzi, ho preso in mano le forbici e mi sono tagliata i capelli da sola. Un bel taglio alla maschietto, Non ho mai toccato le forbici in vita mia, sapevo che avrei combinato un disastro, ma quante altre volte avrei potuto farlo nella vita di prendermi questa soddisfazione? E’ stato divertente e il taglio non mi era neanche venuto male (mi sono anche scattata una foto ricordo)! Questa cosa mi ha un po’ aiutato e da lì ho preso più coraggio…
Isabella si presenta come una ragazza che dà il massimo sotto pressione, in tutti gli ambiti della sua vita. Ci dice: “quando sono in difficoltà e sembrano non esserci vie d’uscita corro come un treno alla ricerca di una soluzione e a un modo di rendere la cosa il più razionale possibile”. Prendere la vita con leggerezza e vivere il presente; “dopo il giorno più duro della nostra vita [la diagnosi], il mio compagno mi ha trovata a ridere davanti alla tv con uno sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo”.
Si può dire che attraverso le sue storie é diventata una vera e proprio attivista nella lotta per la sensibilizzazione al tumore. Fatto conoscere in questo modo a chi non l’ha mai vissuto può far meno paura. Potrebbe perfino essere compreso da bambini, insomma, potrebbe davvero fare la differenza in certi casi. Per lei é stata una sorpresa che la gente abbia reagito così positivamente, e sono i commenti dei lettori che le danno la ricompensa più grande. Come Angela le tirava su il morale con la sua allegria mentre faceva la chemio, é felicissima di fare lo stesso per chi ne ha bisogno. Ci dice: “L’ironia è un’arma potentissima, riesce a farti risalire dai baratri più bui”. Consapevole che non tutti reagiscono alla stessa maniera, a lei ha decisamente aiutato.
Parlando di Oncovia, esprime il suo giudizio positivo: “Una cosa che fa bene durante le terapie è ritrovare la normalità, non essere etichettate come “malate”. A volte quindi un buon make up e una parrucca possono aiutare molto psicologicamente”.
Per terminare, ci tiene a ringraziare le persone che le son state vicino. Ci dice: “Ringrazio mia madre, mio padre, mio fratello e il mio compagno per il loro sostegno in questi mesi che non è mai mancato. E ringrazio chiunque stia credendo nel mio progetto”. Noi crediamo nel suo progetto, la ringraziamo per il suo tempo, ed aspettiamo con ansia il proseguimento delle sue avventure con QBM!